sabato 29 novembre 2008

Caffè di traverso...


Se la mattina vi alzate, vi fate la doccia, vi presentate al cospetto della giornata con dei buoni propositi, forse dovreste evitare di collegarvi su Canale 5, per evitare che il caffè vi vada di traverso. Si è arrivati ad un punto dove ormai, sembra essersi realizzato magicamente, quel progetto di rinascita democratica che tanto aveva attanagliato i sogni di molti potenti. Oggi, l'intrattenimento e l'informazione (o presunta tale) si fondono in molte trasmissioni, ma la più "bella" e completa di tutte e sicuramente Mattino 5, condotta da Barbara D'Urso e un parterre d'eccezione tra i quali figura anche il noto giornalista Filippo Facci, che con l'aria di uno che è stanco di ripetere cose ovvie, arringa le masse di Mediaset con diverse tipologie di momenti. A volte si presenta con una rassegna stampa, piuttosto smilza in realtà, ma non si vuole annoiare la casalinga di Voghera, o addirittura, l'editoriale parlato. E così, tra un flirt dei vip e un sedicente giallo irrisolto, il telespettatore può usufruire di un commento sull'attualità politica molto "disinteressato".
Così, dalle reti gestite dalla famiglia del Presidente del Consiglio, possiamo sentire che l'opposizione è allo sbando, che Veltroni «sta facendo un errore dopo l’altro»; ma ci insinua un dubbio, tratto da un ragionamento che non fà davvero una piega: «ma siamo sicuri che ci sia solo da compiacersene? Veltroni deve scontare tutti gli errori commessi: ma siamo certi che il disfacimento del suo progetto sia interamente una buona notizia?»
Qui il dubbio sorge spontaneo. Direi che più di un telespettatore si sarà preso un paio di minuti per fare questa fondamentale riflessione con calma. Fortunatamente, la questione si sposta su faccende più significative : «mortale errore, non è andato da solo: s’è portato dietro il cane da guardia, uno che abbaia tutto il tempo, copre ogni tua parola, ti frega la bistecca dal piatto. Imbarcò Di Pietro per avere una minima possibilità di vittoria: ma era persa in partenza, perché Berlusconi era fortissimo e perché il governo Prodi era stato una sciagura. » Un'altra perla regalata agli spettatori che potranno certamente godere di tutta questa saggezza. Di Pietro se lo sarebbero presi per avere un aminima percentuale di vittoria. Insomma, Walter era disperato e doveva vincere. ma poi è lo stesso Facci a proporci l'antitesi a esser buoni o ad autosmentirsi andando contro al suo "impeccabile" ragionamento: «Fanno ridere, ora, quelli che imputano al loro segretario d’averli abbindolati: siamo seri, il progetto di Veltroni non è mai stato vincere delle elezioni che avrebbe perso anche un Berlinguer redivivo; il suo progetto era fondare una sinistra moderna, occidentale, credibile, un avversario e non un nemico.»

Insomma, voleva vincere, ma non voleva vincere. A parte la dubbia credibilità di parlare male di una opposizione dalla tribuna che ti ha concesso il governo, non si capisce dove fosse il tanto professato diritto di replica che emerge ovunque si faccia una trasmissione dove ci si permette di criticare il governo.
Insomma, nulla da dire, una gran bella trasmissione. Del resto è quella stessa rete che ci propone un modello educativo alla Grande Fratello, dove il gioco d'azzardo è una cosa bellissima, il tg è meglio se ci sono meno notizie e più culi e ricette e alla quale la Rai sembra essere stata felicissima di aggiornarsi.

Non bastasse, scopro, appena uscito di casa che lo stesso editoriale era pubblicato uguale identico, parola per parola la mattina stessa sul Giornale. Forse c'entra qualcosa che fanno parte dello stesso patrimonio "di famiglia".

In definitiva...meno male che Facci c'è, se no, come faremo a renderci conto di quanto profondamente deviata sia la libertà d'informazione in Italia.

Contributo inviato da Ivan Astorelli

Nessun commento:

Posta un commento