lunedì 8 dicembre 2008

Strano popolo quello Romeno...


Strano popolo quello Romeno. Persone capaci di dire cose assurde all’orecchio dell’evoluto Italiano medio abituato a decenni di buon governo, di esempi di democrazia partecipata e di grande coerenza.

Strano popolo soprattutto se si pensa che hanno dei gusti strani per scegliersi i loro rappresentanti.

Già, se si pensa che non sono nemmeno capaci di fare una telerissa elettorale come si deve, a suon di insulti feroci, sedicenti stallieri, lauree negate seduta stante, «coglioni», campagne per il “disordine”pubblico, emergenze nazionali, citazioni di Obama e senza nemmeno menzionare il proprio avversario politico rivolgendosi ad esso come «il principale esponente dello schieramento a noi avverso».

Loro no, sono ancora indietro poverini, e si limitano a lanciarsi qualche bicchiere d’acqua stizziti da il contraddittorio che, come si sa bene, da noi è sempre presente e vigile.

Ma loro vanno oltre, nella loro arretratezza. Così, una persona volenterosa come Alemanno, che è molto attento alle tematiche e alle tensioni razziali, aveva pensato bene di nominare una rappresentante dei rapporti tra Romania e Italia, ma questi cittadini romeni cosa ti combinano? Dicono “picche” a gran voce contestando la soubrette con argomenti di dubbio gusto.

Sembra che i nostri amici Romeni debbano ancora imparare molto da noi Italiani, che infatti avevamo fatto subito una mossa “all’Italiana” pensando a lei, per i rapporti tra i due paesi per le limpide doti dimostrate sul campo. Memorabile, per citarne una delle tante, la mirabile interpretazione della soubrette con Gerry Scotti, nei panni del vampiro e lei della nipotina innocente che, in sottoveste, viene attaccata dal Dracula alla Lombarda. Un vero esempio di tradizione romena che và ben oltre i canoni dei soliti luoghi comuni. Ma i Romeni, come abbiamo detto non ci stanno e protestano a gran voce sul Messaggero: «La Badescu non ci rappresenta vorremmo sapere per quale motivo Alemanno l'ha scelta, non ha nessuna competenza oltre a quella di essere, come dice lei, miss Romania» oppure «Va bene che una donna sia bella, se fa un calendario glielo compro - ha detto Cosmin, 58 anni, in Italia da più di dieci - ma non voglio una persona così in Comune, è inadeguata e non conosce i nostri problemi».

C’è chi si lascia prendere un po’ la mano, e sempre attraverso il Messaggero, fa partire un esempio di “stroncatura” politica, che in Italia farebbe subito cessare, il costante ed indispensabile “dialogo” tra le forze politiche, ma che si perdona perché viene da un cittadino Romeno, che si sa, non ha ancora dimestichezza con il metodo “democratico”: «è una ex comunista che sta con un fascista che porta la croce celtica al collo».

Che dire di più. La povera Ramona incassa con eleganza le critiche: «Io sono da poco nell'ambiente della politica - spiega - e sto cercando di imparare e recuperare. Per questo ho bisogno di più suggerimenti possibili, anche delle critiche per svolgere il ruolo di consigliere che ho preso molto sul serio», anche se bisogna dire che l’unico suggerimento che esce da queste contestazioni e quello di lasciare perdere e la soubrette-politik sembra voler andare per la sua strada. Perché è così che si fa in Italia, lo devono imparare gli amici Romeni. Da noi abbiamo nani e ballerine, pregiudicati e riciclati, ribaltoni, ex fascisti non del tutto pentiti e compagnia bella. Insomma, abbiamo gente che sa come si manda avanti uno stato, pur stando nel set di un calendario. Abbiamo dei ministri che c’è lo dimostrano.

Abbiamo Renato Brunetta che ha dovuto “rinunciare al premio Nobel” (a suo dire) per aiutare il nostro paese a liberarci dai “fannulloni”, anche se il deputato Barbato, non è molto d’accordo, definendolo il “prototipo del vero fannullone” visto che è un Ministro ma si ostinerebbe a prendere lo stipendio da parlamentare, pur non essendo più un deputato.

Ecco: questo devono imparare i nostri amici Romeni, e smettere di attaccare la bella Ramona, che in fin dei conti era li per caso. Ora, prenderà qualche lezione di recupero e si preparerà quasi fosse obbligatoria per lei la discesa in campo in politica. I nostri amici Romeni devono capire che nella maggior parte dei casi in Italia, meno hai da offrire al popolo, più vali.


Contributo inviato da Ivan Astorelli

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