Sul
Centro Essagi la Regione sta scherzando con il fuoco. Dopo aver risposto picche
in Consiglio regionale ad un emendamento del Partito Democratico e aver
rassicurato per bocca di due degli Assessori della Giunta Zaia, Provincia e
Comuni sulla presenza dello stanziamento regionale per i prossimi due anni ora,
agli sgoccioli del mese di maggio, quando anche le attività del centro stanno
per esaurirsi e genitori ed educatori chiedono urgentemente delle risposte sul
loro futuro, non si vede una via d’uscita.
Da
troppe settimane la litania de “i soldi ci sono” sta pervadendo le stanze della
politica e le piazze cittadine che ribollono in questi giorni di campagna
elettorale. Ma di fatti zero. Solo il Pd si è fatto carico del problema
ascoltando, anche grazie al contributo dell’Assessore Claudio Brusemini, il
disagio proveniente dai responsabili del Centro e dalle famiglie, ma ancora non
risultano ad oggi documenti ufficiali di stanziamento dei fondi regionali per
il prossimo biennio.
Una
posizione del genere oltre a creare un forte ostacolo a quella cordata tra
Comuni, Provincia di Rovigo e altri possibili enti per salvare la vita del
Centro, risulta ulteriormente imbarazzante alla luce del recente stanziamento
per rievocazioni storiche e Feste del Vino deliberato nell’ultima seduta
consiliare con l’approvazione del Bilancio di previsione 2015 o dei
finanziamenti a pseudo centri disabili poi scopertisi birrerie.
E
mentre alcuni Assessori regionali non perdono occasione per farsi vedere nella
nostra città per inaugurazioni e/o convegni, o un Presidente in carica si
troverà a fare la solita passerella elettorale, vuota di significato e di
contenuti programmatici per il nostro Veneto, le famiglie dei ragazzi del
Centro si troveranno tra meno di 20 giorni a dover fare i conti con uno stato
di incertezza sul futuro della struttura che ricadrà direttamente sui loro
ragazzi, senza contare il personale del Centro, a quale la nostra comunità e
quelle contermini devono solo un grazie per il loro impegno sociale ed umano,
che attualmente non sa che cosa ne sarà del loro impegno quotidiano.
E’ questo il “nuovo” Veneto di Zaia e c? Cioè uguale a
quello vecchio degli ultimi 5 anni? Con il sociale fanalino di coda
dell’interesse del centro-destra? Con un totale disinteresse verso i reali
problemi del Veneto?
Manuel Berengan
Coordinatore PD Badia Polesine
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